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Invito alle mamme-blogger (e non solo) in occasione dell’8 marzo.

Immagine tratta dal web

Colgo l’invito di Mammalellella, che pochi giorni fa ha allargato a tutti il proprio liberatorio “rito catartico”: una breve riflessione, sull’onda dell’elenco di Saviano, sulle “10 cose per le quali vale la pena vivere”.
Ecco le mie: 




1. Il sorriso di Micro (e di Macro, il mio marito-figlio!)
2. La torta della nonna R. mangiata in compagnia dei miei fratelli (la nonna non c’e’ piu’, ma la sua magnifica torta rimane a farci sentire uniti nel ricordo dei nostri giorni insieme!)


3. L’abbraccio della mia mamma (perche’, prima che mamme, siamo anche state figlie!), che mi mette in pace con il mondo
4. Ridere e scherzare con la mia dolce meta’, addormentarci abbracciati e sentirci al settimo cielo dopo un momento di passione
5. Leggere un bel libro distesa su un prato, al caldo, all’ombra di una grande quercia
6. Il rumore del mare, sempre ed in ogni stagione
7. La sensazione del sole sulla pelle, quando ti scalda anche l’anima!
8. Lasciarsi rapire la mente, il cuore ed il corpo da un brano di musica classica
9. Ballare fino allo sfinimento (qualunque cosa!), scaricando tutte le tensioni, e lasciarsi trasportare dal ritmo “caliente” di un tango 
10. Un pranzetto o una cena con la mia migliore amica dai tempi del liceo! (che qui a Londra mi manca tanto!)

Hanno ragione loro. Intendo: Saviano, e Mammalellella. E’ bello. E’ liberatorio. E’ un invito a ricordarsi di noi. Un invito alla felicita’: quella delle piccole cose.
Ed e’ proprio assieme a  Mammalellella che invito tutti coloro che hanno un blog o semplicemente un’interfaccia pubblica o semi-pubblica su cui scrivere (FB, Twitter, o altro) a fare altrettanto.
Soprattutto in occasione di questa festa che si avvicina dell’8 marzo, anche se sembrera’ retorico, banale o bacchettone.
E’ una data da ricordare no? E poiche’ non andro’ in pizzeria con le amiche (cosa che ritengo piuttosto triste, peraltro, sia per il carattere commerciale dell’iniziativa, sia perche’ le amiche, in pizzeria, al giorno d’oggi – per fortuna -possono trovarsi qualunque giorno dell’anno senza aver bisogno di un scusa come la Festa della donna!), ho deciso di commemorarla cosi’.
E aggiungo un altro invito: “I 10 motivi per cui sono felice di essere donna”, e “I 10 motivi per cui non sopporto di essere donna”.
Ma di questi faro’ domani l’elenco (dato che gli elenchi sono diventati cosi’ di moda…!).
Penso che ne vedremo delle belle! 
I sociologi saranno contenti di questa nostra iniziativa…. 😉

Ah, a proposito! L’invito e’ aperto a tutti, anche ai transessuali.
(non si accettano, tuttavia, commenti offensivi, diffamatori, inopportuni od osceni, che verranno prontamente rimossi; perdonatemi la licenza, ma questo blog e’ coperto da Copyright, e come tale mi riservo il diritto di gestirlo a mio insindacabile giudizio!)

P.S. Vi sarei grata se vorrete lasciare il link ai vostri post o il vostro elenco personale qua sotto nei commenti, per far sentire la voce delle donne e per fare di quest’esperienza una festa collettiva. Buona giornata, e a domani!
Alle mamme: se non trovate il tempo domani, non importa, estendiamo l’iniziativa anche ai giorni seguenti e pure a tutto l’anno (perche’ no?)! 
Baci a tutte.

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