La cassetta della posta

A Londra era un must: di ritorno da scuola, la prima cosa appena imboccato il cortile di casa era correre a guardare la cassetta della posta per vedere se c’era qualcosa per lei. E doveva aprirla personalmente, per verificare con i suoi occhi.
Ma le abitudini, si sa, sono dure a morire: cambia il dintorno, ma loro rimangono li’, a darti sicurezza; cosi’, anche qui tra le montagne il fascino della cassetta della posta si fa sentire.
“Mamma, chissa’ se c’e’ qualcosa per me, oggi…?”
“Vediamo….”
Ora poi che sa leggere non posso piu’ imbrogliarla, rifilandole la pubblicita’.  Deve scandagliare ogni busta che riceviamo.
Il risultato, tuttavia, e’ piuttosto deludente, di solito:
“Ma uffa, mamma… non c’e’ MAI niente per meeee…..”, con aria goffa e intristita.
Per compensare questa delusione galoppante in questo periodo vuole scrivere cartoline e letterine a tutti i suoi amici e parenti lontani. Per sentirli vicini, forse. Perche’ il fascino di una lettera ricevuta per posta e’ intramontabile; altro che nativi digitali.

“Mamma, vediamo cosa ha portato oggi il postiere!”
Il postiere, per sua fortuna, l’altro ieri ci ha regalato una lettera da Parigi.
Mammadesign ringrazia le cuginette francesi e il loro papa’.
E prepara il portafoglio, che nonostante l’e-mails siano gratis, non possono assolutamente essere paragonate ad una busta con su scritto Micro British Girl.