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Space clearing e trasformazione



Bene, io ho iniziato. 

Per l’esattezza, ho iniziato un percorso che non ho la più pallida idea di dove mi porterà.


Il percorso è quello di cui ho parlato nel post scorso: il mio anno è partito all’insegna del decluttering e della trasformazione. Non parlo solo degli oggetti di casa, ma di un percorso più complesso che parte da lì e chissà dove finisce.


In giugno (si, proprio quel giugno difficile, faticoso e pieno di strascichi fisici ed emotivi) il macroeconomista è tornato dall’Italia con un furgone pieno di scatoloni che giacevano da anni in cantina da mia madre. Forse volevo dimenticarli, chissà. O forse non volevo affrontare la fatica di aprirli, guardare in faccia il passato e scegliere cosa portarmi dietro nel presente. Il fatto che non potevo portarli in Inghilterra e il tempo risicato, in quei pochi giorni che rimanevo in Italia, era in realtà una bella scusa per rimandare.

 

Decluttering e trasformazione


Si fa un gran parlare di decluttering per eliminare ciò che non ci piace nella nostra vita.

Lo applichiamo alla casa, alle persone che frequentiamo, alle amicizie su facebook, all’organizzazione delle nostre attività quotidiane. Ma qual è il vero significato di tutto questo?

Ne ho già accennato in occasione del nostro trasloco da Londra alla Svizzera. 
Perché già di per sé un trasloco è una bella occasione di cambiamento, e può rivelarsi il momento giusto per iniziare ad eliminare il superfluo e imparare a concetrarsi sull’essenziale. 
L’ho fatto, allora, quasi in automatico; ma un anno e mezzo fa non ne conoscevo ancora a fondo il potere.

Quel de-cluttering è stato soltanto il primo gradino della trasformazione. 


L’eliminazione degli oggetti inutili o che non ci corrispondono più è solo la prima parte di una disciplina più ampia derivata dal Feng Shui: lo space clearing


Credo che il mio percorso attuale sia lo stesso principio che sta alla base di questa pratica. 


Ho iniziato con il trasloco del 2013, per riprendere pochi mesi fa: in giugno avevo bisogno di vuoto, di “fare spazio”, di ricominciare. Da zero. 

Corrispondeva a come mi sentivo dentro, forse. 
O a come volevo sentirmi, perché così era, di fatto.
Comunque.
Ho iniziato subito ad aprire quegli scatoloni e a sistemare quei pochi arredi giunti dall’Italia. 
Alcune scatole sono andate in garage, in attesa di essere selezionate ad una ad una con calma e pazienza; altre (quelle che ritenevo più utili nell’immediato) sono state prontamente aperte e “declutterate”.

Ma facciamo un po’ di storia.

 

Che cosa è lo space clearing


Il termine space clearing è stato utilizzato per la prima volta nel 1978 da Karen Kingston, autrice di due best-sellers (Creating Sacred Space with Feng Shui e Clear Your Clutter with Feng Shui ) – ritenuti ormai la base della disciplina – e fondatrice della Space Clearing International Ltd.


Il primo principio dello space clearing è il seguente:

 

se non si fa spazio prima, nulla di nuovo puó entrare nella nostra vita

 

La liberazione dello spazio permette all’energia creativa di fluire, stimolando la voglia di fare e la concretizzazione nella direzione che piú ci corrisponde. 
Dopo l’eliminazione del superfluo è la volta dell’organizzazione e del riordino.
E’ a quel punto che la trasformazione prende forma.
Gli oggetti inutili, vecchi, usurati diventano una zavorra, impossessandosi del nostro spazio e del nostro tempo e impedendo lo scorrere dell’energia creativa che ci spinge a fare. Eliminare le cianfrusaglie o il vecchiume con consapevolezza è la strada per ritrovare lucidità sui nostri obiettivi e lasciar fluire l’energia positiva e creativa  nella nostra vita.

Quanti di voi lo hanno fatto, con questa consapevolezza?
Quanti di voi hanno il controllo completo del proprio spazio?

 

Imparare a scegliere


Eliminare il superfluo significa imparare a scegliere.
Rimettere gli oggetti (anche del passato) al loro posto nel presente, è un atto di una forza e di una potenza incredibili.
Magari, in questo percorso, riesco anche a ricostruire quel puzzle composito fatto dai miei cocci interiori e a dare nuova forma al presente.

Ma da cosa e da dove sto iniziando ve lo racconto nel prossimo post.


Volete fare la strada con me?


Nel frattempo io procedo, leggendo e studiando Karen Kingston.


Chissà cosa ne verrà fuori.



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2 Comments
  • L'angolo di me stessa

    13 Gennaio 2015 at 18:52 Rispondi

    Ho iniziato questo percorso un po’ di tempo fa, ho iniziato a eliminare pian piano…sono una molto legata agli oggetti per cui faccio sempre fatica, ma è vero alle volte serve. Soprattutto quando passi la vita a traslocare 😀
    Ti seguo volentieri, come sempre!
    PS: io ancora devo capire cosa mi può aiutare per quel settembre difficile, faticoso e pieno di strascichi fisici ed emotivi…

    • Mammadesign

      15 Gennaio 2015 at 15:00 Rispondi

      Continua! Il risultato potrebbe sorprenderti!
      Non si tratta solo di eliminare oggetti, ma di affrontare cose vecchie, far pulizia e chiarezza.
      Appena ho tempo mi metto a scrivere i posts successivi.
      Intanto un abbraccio!

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