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Pig racing, ovvero “La corsa dei maiali”

Immagine tratta dal sito della Bocketts Farm



Immaginate 6 maialini microscopici (chissa’ di quale razza!) lanciati a tutta velocita’ verso lo striscione del Finish.

Immaginate anche 100 bambini urlanti che fanno il tifo per ognuno di loro sventolando una bandiera dello stesso colore segnato sulla schiena dei suddetti maialini. 
Snork Green piggy e’ arrivato ultimo, poverino.
Stinky Brown piggy ha preferito rotolarsi nel fango.
Yellow Bright piggy si e’ classificato secondo.
Lady Violet piggy ha fatto una sfilata lenta e disciplinata.
Red point piggy ha combattuto fino all’ultimo metro.
Orange slow piggy ha spintonato a sederate gli avversari.
White star piggy avanzava cantando a balzelli.
Blue sky piggy e’ arrivato al traguardo con una foga da centometrista. Si vede che aveva fame, poverino.

Questo il momento culminante della gita estiva della nursery di Micro, venerdi’ scorso. Cinquanta bambini, con altrettanti genitori (due bus completi), si sono divertiti come dei matti alla Bocketts Farm, nella campagna del Surrey.
Unica nota dolente: Micro non e’ riuscita a conquistarsi una delle bandiere colorate che invece sono riusciti ad avere i bambini piu’ grandi. Anzi, il ragazzo che le distribuiva, nonostante lei stesse addirittura piangendo perche’ quella precedente la aveva data ad altri, passandole davanti con la bandiera successiva, l’ha pure guardata con aria sconsolata e ha tirato dritto a consegnarla a chissa’ chi altri! Micro ci e’ rimasta malissimo….. E Mammadesign pure, povera cucciola, la aveva richiesta espressamente a quell’ignobile garzone senza cuore! 
Cosi’ tornate a casa, una Mammadesign un po’ inc…..(BIP! da brava madre italiana, con il sangue che ribolle alla prima offesa alla sua cucciola!) ne ha fabbricata una personale per Micro. Le si sono illuminati gli occhi.
Comunque, tornando a discorsi seri, l’Inghilterra ha questo di bello: da’ una grande importanza ai progetti educativi per i bambini (e insegna anche a farsi valere, tra l’altro, a quanto sembra!). Anche le City Farm (fattorie in citta’) vanno alla grande qui a Londra. E sono un ottimo modo per conoscere da vicino allevamento, agricoltura e prodotti derivati. Perfino nelle scuole insegnano a coltivare le piante come materia di studio. Se lo avessero insegnato anche a me forse ora ne sopravviverebbe qualcuna sul mio balcone!
Mi piacciono queste iniziative green di ritorno alle origini. E’ come dire: attenti, non esistono solo le banche e le assicurazioni a Londra e nel mondo!
Siamo tornate stanche, divertite, e soddisfatte.

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5 Comments
  • tri mamma

    6 Giugno 2011 at 9:22 Rispondi

    Che bella gita, peccato per la bandiera!
    Chissà se un progetto del genere avrebbe salvato anche il mio pollice! 😀

  • Cristina

    6 Giugno 2011 at 10:19 Rispondi

    Anche a me piacciono queste iniziative, da noi ci sono le fattorie didattiche ed è davvero bello visitarle.. ah..poi c’è il giardino dei miei suoceri dove, da quando è nata Elena, razzolano le galline, così la piccola può vedere i pulcini (questa la motivazione di mio suocero e la giustificazione per mia suocera che pianta i fiorellini che le galline utilizzano come spuntino!).

  • serenamanontroppo

    6 Giugno 2011 at 13:21 Rispondi

    Davvero una simpatica iniziativa….la corsa dei maialini deve essere stata proprio divertente, bandierina a parte!

  • Anonymous

    17 Giugno 2011 at 4:51 Rispondi

    ciao..occhio a promuovere queste manifestazioni. Sarà anche divertente, ma i maialini non sono nati per fare gare di corsa. Ogni anno a Bassiano (LT) il 26 luglio ha luogo “ la corsa dei porci “. La corsa consiste nel far correre dei maiali, sull’asfalto, per le vie della cittadina. I poveri maiali, come si può vedere dal video riportato sotto, vengono legati alla zampa posteriore con una cordicella e letteralmente percossi dai conducenti, strattonati, tirati per le orecchie, trascinati con forza, affinchè corrano più speditamente. Lo stupido di turno che arriva per primo, vince il maiale, che ovviamente ucciderà successivamente.Questa manifestazione rappresenta una tradizione davvero barbara e incivile,altamente diseducativa e tale da istigare alla violenza sui deboli e sugli indifesi. http://www.youtube.com/watch?v=VVEsgJtqo74 Maddalena

  • Mammadesign

    17 Giugno 2011 at 14:43 Rispondi

    Ciao Maddalena,
    la tua segnalazione andrebbe inviata a qualche associazione per la protezione degli animali per vietare di sana pianta quella manifestazione. Sono a favore di una petizione contro la “corsa dei maiali” di Bassiano. Non capisco assolutamente quale sia lo scopo. E qualunque sia, non mi piace. E sono d’accordo con te, e’ assurdo il modo in cui vengono “sfruttati” gli animali per il divertimento di noi “umani”.
    Nel mio aneddoto odierno non volevo assolutamente prendere le parti di questo tipo di iniziative, soltanto prendere un po’ giro l’usanza molto english delle corse di animali (dai cavalli, ai cani, ai maialini!). Cio’ a cui mi riferivo e’ piu’ la trovata geniale di avvicinare i bambini al mondo della fattoria (piante, animali, e compagnia) e alla loro cura, che e’ molto diverso dal modo “animalesco” in cui gli stessi animali vengono trattati a Bassiano. Cio’ che succede li’ e’ veramente inumano. Ma anche un animale non avrebbe il coraggio di arrivare a tanto! Non vedo cosa ci sia di educativo in quella corsa. La pig racing della Bockett’s Farm mi sembra ben diversa, l’ho vista con i miei occhi. Il racing fa parte della cultura inglese, non mi piace, ma e’ cosi’. E il percorso dei maialini era un semplice percorso di 100/200 metri al termine del quale li aspettava il loro pranzo. No, nonostante questa corsa, secondo me le “farm” inglesi insegnano il rispetto per la natura e per gli animali. Insegnano a prendersene cura. E’ quello che c’e’ dietro, la cultura delle scommesse e del vantaggio economico che andrebbe abolito. Pero’ hai ragione: una cosa tira l’altra. Scrivero’ alla fattoria visitata, per far loro notare la cosa. Quel tipo di “divertimento” non e’ poi cosi’ sano.
    A presto, e grazie per aver aperto il dibattito!

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