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Con gli occhi della scoperta

Ci siamo.

Siamo arrivati al giorno fatidico: il compleanno.

Ripasso mentalmente e fisicamente tre anni di blog e di vita vissuta, per non perdermi e dare significato a questa strana giornata a metà strada tra la primavera e l’inverno: alberi fioriti, tempesta di neve, sole, nevicate e sole insieme, nebbia, di nuovo sole, di nuovo neve. Non si può dire che la città di G. atmosfericamente sia noiosa. Per il resto…. aspettate il resto del post e lo scoprirete!

Insomma, qui è quando ho scoperto che forse, dopo una figlia, la sera, posso ancora uscire di casa a divertirmi (2011).

L’anno successivo (2012) eravamo ancora alla scoperta di Londra e della sua infinita varietà: una carrellata fotografica alla scoperta della città e dei suoi angoli migliori hanno battezzato i miei X anni.

Infine, il 2013, un anno difficile: la chiusura di un ciclo, un trasferimento imminente non proprio cercato (e le mie amiche expat potranno capirmi!), un po’ di malinconia per il tempo che passa, la consapevolezza di doversi lasciare alle spalle anni molto difficili, ma belli ed emozionanti, ed una città che ho amato e odiato, ma che mi ha regalato tante cose belle e indimenticabili e che è stata la patria che ha accolto la nostra internazionalità.

Tra queste, la mia piccola famiglia, una casa, un blog, tanti  nuovi e vecchi amici,  tante scoperte ed esperienze, orizzonti nuovi e tanti tanti ricordi da portarmi dietro (da non dimenticare: le Olimpiadi e il sessantesimo della Regina Elizabetta II, della quale ormai sono una fan accanita!).

Forse gli anni più intensi del mio percorso, in realtà.

Siamo arrivati nella città di G. ormai da 9 mesi.

Abbiamo amici nuovi, una casa più grande, tanti prati intorno in cui correre e passeggiare, molte ansie in meno.
Ma diciamocelo: nella citta’ di G. non c’è molto da vedere.

Le mie ultime scoperte sulla vita quassù, a settecento metri di altezza, in ordine di tempo:

  • lo sport preferito dei locali è il jogging per coloro che sono sotto ai 50 anni, ed il nordic walking per tutti quelli che stanno sopra. Il tutto da eseguirsi rigorosamente in collina: su e giù in tutte le stagioni, con il cuore che ti esce dal petto, i polmoni che sputano fumo, l’ossigeno allo stato puro che ti entra e ti inebria meglio del gas esilarante.
  • il sabato TUTTI i negozi chiudono alle ore cinque del pomeriggio, costringendoti spesso a fare le corse per arrivare in tempo
  • la domenica, come ai vecchi tempi della nostra infanzia (anni ’70), è TUTTO inesorabilmente e definitivamente chiuso, compresi i bistro del centro storico.
  • gli abitanti, la domenica, si riversano sulle colline e nei ristoranti: il centro cittè è zona morta.
  • lo sport preferito dei locali la domenica è andare a pranzo fuori; immaginate che cucina leggera! In compenso, durante la settimana, smaltiscono le abbuffate domenicali svegliandosi all’alba per andare a correre
  • la neve ci può essere per sei mesi all’anno (e questa è un’annata magnanima, dicono i locali!)
  • non esiste il lavoro nero (ma questo si sapeva già), però esistono i ladri (e solitamente sono stranieri)
  • le strade svizzere sono pulite non perché vengono spazzate quindici volte al giorno ma perché nessuno si sogna di buttare nemmeno un petalo in terra
  • gli svizzeri amano i fiori e l’ordine; anche questo si sapeva, ma ve lo dimostro nelle foto che seguono

Dato che non l’ho ancora mai fatto, ora vi porto un po’ in giro per la città.

Questa è l’abbazia, con la famosa biblioteca e la sua piazza meravigliosa. Ieri. E’ più meravigliosa ancora in estate, per la verità. 🙂
E questa è la piazza retrostante, in estate. Pare di essere in Svizzera no? 😉
primavera in svizzera
Una strada del centro, con le sue casette medievali e le sue decorazioni floreali che fanno molto Svizzera!
Ancora il centro città, in questo marzo un po’ insolito.
Reiffeisen St. Gallen
Poi c’è il salotto a cielo aperto della Reiffeisen, la “zona rossa” della città, un’area di arredo urbano contemporaneo ed innovativo

 

… diletto per bimbi, e per architetti. 🙂

 

collina svizzera
Ci sono i paesaggi innevati sulle colline…

neve in svizzera

Posti fantastici dove potersi isolare in contemplazione

 

chiesa in svizzera
Angoli della città venuti fuori dal tempo.

 

C’è il ghiaccio, la neve e i colori.

 

C’è LA montagna, che ti osserva e ti fa compagnia, sempre, inamovibile.

 

C’è il sole, che filtra caldo e splendente tra i rami ghiacciati.

Tutto molto, molto diverso da Londra, si.
Tutto uscito da un tempo sospeso.

Non so dove sarò l’anno prossimo, tra due anni, o tra cinque anni.
Ma la vita è bellissima, e ci insegna sempre tanto.

L’importante è continuare a volare con spirito bambino.

 

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6 Comments
  • Valentina VK

    24 Marzo 2014 at 15:10 Rispondi

    ecco, applaudo alla tua conclusione che e’ quella che mi ha tenuto su nei giorni piu’ difficili quando anche io stavo nella nonceuncaxxo di ginevra e francia limitrofa che per imitazione era quasi chiusa uguale dal sabato pomeriggio al lunedi mattino tranne l evento mondano pazzesco (per il quale arrivavano migliaia di auto da ginevra dove non c era davvero nulla da fare dal sabato pomeriggio al lunedi mattino) era il mercatino della frutta e della verdura e dei cenci cinesi a ville la grande

  • Mirtilla

    24 Marzo 2014 at 17:04 Rispondi

    caspita che foto meravigliose!!

    • Mammadesign

      24 Marzo 2014 at 20:43 Rispondi

      Grazie! È “colpa” dell’occhio da architetto, forse… 😊

  • Mamma Avvocato

    31 Marzo 2014 at 8:45 Rispondi

    Ecco, ciò che conta e’ che tu la viva sempre come scrivi!

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