Categorie

Tag Cloud

Riassumendo…

Piove.
Il cielo e’ grigio.
La scuola e’ gia’ iniziata.
La casa, nel caos in cui l’ho lasciata prima delle ferie.
Perche’ caos era nella mia testa, nelle viscere e nel cuore dopo un’esperienza che lascia, inevitabilmente, il segno.
Sono partita con una valigia piena di cocci da ricomporre, con il solo desiderio di prendermi tempo e spazio. Di allontanarmi dalla realta’ per capire, per capirmi. Per vivere – di nuovo.
La rabbia e’ passata, il corpo ha iniziato a riprendersi, la mente – piu’ o meno – pure.
Che lui (il corpo) mica lo sa, per un po’ di tempo, che deve smetterla di produrre ormoni e di comportarsi come se ci fosse qualcuno da nutrire. Lui continua a far finta di niente, finche’ qualcuno non glielo fa presente. A forza di parolacce, di solito. O con un piccolo intervento. Intervento che e’ stato fortunatamente evitato, solo che l’ho saputo il giorno prima della partenza e fino all’ultimo momento ho continuato a dire parolacce e maledire l’universo in tutte le lingue che conosco (che cominciano ad essere abbastanza).
Che poi io gli voglio bene, invece, all’universo.
E c’e’ poi quel periodo li’, lo stesso che arriva normalmente dopo un parto – anzi, dopo che sei tornata a casa -, quando gli ormoni calano in modo repentino: il baby blues. Soltanto che e’ solo blues, senza baby.  E sticazzo di ormoni che scendono al ritmo del ballo del paese, altro che in modo repentino.
Non sai piu’ chi sei, cos’hai, cosa hai fatto di sbagliato nel passato o cosa hai dimenticato di fare.
C’e’ un vuoto fisico che ti tira fuori pensieri di ogni genere. Un vuoto che devi riempire con qualcosa di bello; con cio’ che ami, con un tramonto, un piatto di pesce in compagnia della tua piccola famiglia, una risata davanti ad una birra, una nuotata nel mare caldo del sud, una canzone, un abbraccio sincero, un cielo stellato, una camminata nella natura. Senza rabbia, senza rancore.
C’ERA SOLO. BISOGNO. DI STACCARE.
Il vuoto rimane ma si allontana, piano piano.
Sei di nuovo un essere intero, con un pezzettino di te nel cielo.


Le agognate ferie ci hanno portato in Slovenia e Croazia, fino alla Maremma toscana.
Un giro tutto nostro.
Una vacanza che avrebbe dovuto essere diversa, per stato d’animo, ma che e’ stata comunque molto bella ed intensa. Faro’ il resoconto delle tappe che abbiamo toccato per gli amanti dei viaggi, prossimamente, appena sistemate e scelte le fotografie.

Intanto, io so che qui mi sono sentita rinascere:

Parenzo, Croazia

Infine, in questo lungo periodo senza notizie, c’e’ stato il primo giorno di scuola elementare svizzera della piccola british girl, ma merita un post a se’ ed un’attenzione tutta particolare. Parlero’ anche di questo, e del sistema scolastico svizzero del cantone che ci ospita.

In ogni caso, sono tornata. Piu’ o meno intera.
Perdonate l’assenza.

Se ti è piaciuto condividi:
22 Comments
  • ero Lucy

    14 Agosto 2014 at 0:36 Rispondi

    Ti sei presa cura di te, ed e’ sempre un bene. I risultati si vedono. Brava, ti abbraccio forte.

  • silvia

    14 Agosto 2014 at 9:17 Rispondi

    Dalia, mi fa piacere leggere che stai meglio. E mi fa piacere leggere che tu ti sia ripresa proprio nella mia amata Croazia. Un abbraccione e GOGOGO!

  • Anonymous

    15 Agosto 2014 at 11:18 Rispondi

    Ti leggo da anni ma non ho mai commentato… Condividiamo la passione per l’arredamento (per te professione) e un trasferimento all’estero.

    Mi spiace saperti triste ma rammenta: non è colpa tua, ricordalo.

    Spesso sono anomalie genetiche, non dipende da noi.

    Rammento un’infermiera ad una mia ex collega: il primo prepara la cameretta ed il secondo la trova attendata :))

    Ti abbraccio

    Fabiana uk

  • Anonymous

    15 Agosto 2014 at 11:19 Rispondi

    Ops arredata

    E chi meglio di te?

  • L'angolo di me stessa

    15 Agosto 2014 at 21:03 Rispondi

    Un abbraccio e bentornata!
    PS: ma come già iniziano scuola????

    • Mammadesign

      21 Agosto 2014 at 10:42 Rispondi

      Purtroppo si. 🙁
      Ma qui c’e’ una cucciola che ha voglia di imparare!

  • allafinearrivamamma

    16 Agosto 2014 at 10:42 Rispondi

    Hai descritto benissimo questo mondo nel prima, nel dopo, nell’ora. Buon cammino mamma con un pezzetto di cielo staccato.

  • Fabrizia Morello YR

    16 Agosto 2014 at 13:22 Rispondi

    Non ero mai più passata di qua per vari vicissitudini e oggi invece torno…mi spiace immensamente, ma tu sei forte, supererai tutto certa che ora, qualcuno da lassù, ti osserverà con un occhio speciale e ti terrà compagnia!!! Ti abbraccio forte forte!!!!

    • Mammadesign

      21 Agosto 2014 at 10:50 Rispondi

      Compagnia non so…sull’occhio speciale, forse si. Qualcuno che c’e’, c’e’ stato, ma non si vede. Almeno so di avere un legame con il cielo. Grazie Fabrizia.

  • Il Frutto Della Passione

    19 Agosto 2014 at 22:52 Rispondi

    Viaggiare è un’ottimo modo di curarsi. A me ha aiutato molto, ricominciare da qualcosa di diverso. Spezzare la routine per non dover lottare anche con lei, che già il corpo e la mente hanno il loro da fare.
    Sono felice che tu abbia potuto evitare l’intervento.
    Un abbraccio

    • Mammadesign

      21 Agosto 2014 at 10:45 Rispondi

      Onestamente non so cosa sia meglio, se intervento si o no…in ogni caso, non e’ piacevole.
      Si, viaggiare, spezzare la routine, ricaricare le pile, distrarre la mente, vedere qualcosa di diverso, a me aiuta sempre.

    • Il Frutto Della Passione

      21 Agosto 2014 at 11:56 Rispondi

      Certo che non è piacevole, è orribile. Non era mia intenzione sminuire il tuo dolore, che so essere enorme. Solo che per me il raschiamento è stato un’esperienza orribile, mi ha segnato più dell’aborto stesso. Per questo la mia felicità nel sapere che hai potuto evitarlo, è assolutamente sincera.
      Poi, sulla sofferenza non si discute. Sento mia ogni tua parola.

    • Mammadesign

      25 Agosto 2014 at 7:52 Rispondi

      Ma figurati, non l’ho detto per questo!
      È che il corpo di una donna reagisce in maniera diversa, un’esperienza non è mai uguale ad un’altra. Mi hanno fatto aspettare un mese e mezzo prima di decidere se fare o no il raschiamento. In Italia ho notizia che in genere dopo due settimane procedono, se gli ormoni non sono calati sotto una certa soglia. Personalmente so che quel limbo è un periodo orrendo, che non vedi l’ora che finisca, per questo l’ho detto. Ma non ho dubbi che anche un raschiamento sia un evento traumatico in sè, perdonami se ho peccato di leggerezza nel parlarne. Un abbraccio

    • Mammadesign

      25 Agosto 2014 at 7:57 Rispondi

      Tra parentesi, quello di cui si parla poco, al di lá dei sentimenti che un’esperienza del genere porta con sè, è proprio la molteplicitá delle reazioni fisiche del corpo della donna. Non ho trovato quasi nulla in rete, forse per un senso di pudore, o che so io…molte piú notizie, invece, riguardanti il raschiamento. Eppure è proprio ció che una donna non capisce, in quel momento lunghissimo in cui ti senti in un limbo.

    • Il Frutto Della Passione

      26 Agosto 2014 at 22:51 Rispondi

      Un mese e mezzo mi sembra davvero tantissimo. Immagino sia stato un incubo!! Quell’attesa non permette di mettere un punto, che ovviamente è solo fisico, perché emotivamente è tutta un’altra storia. Non esiste un meglio o un peggio, esiste solo tanta sofferenza.
      Concordo sulla scarsa quantità di informazioni a riguardo. Alla prima ecografia dopo il raschiamento, la mia ginecologa mi disse che il mio utero non era ancora “pulito”, così ho dovuto prendere un farmaco quasi introvabile, le cui opinioni a riguardo risultano molto contrastanti e con potenziali pesanti effetti collaterali. Così, ho continuato a vivere nel limbo come tu stessa citi, con la paura di una possibile emorragia. Forse la poca informazione è dovuta alla enorme quantità di esperienze diverse. Forse esistono troppe casistiche, per quello che sembra lo stesso dolore.

  • Mamma al cubo

    21 Agosto 2014 at 22:36 Rispondi

    Nuovi posti, nuovi inizi. Un grosso in bocca al lupo alla tua studentessa e un abbraccio a te!

  • Mamma Avvocato

    25 Agosto 2014 at 16:38 Rispondi

    Ne avevi bisogno e hai fatto bene.
    Buon ritorno!!!

Post a Comment

51 − 48 =