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“Abitare, essere e benessere”: l’angolo di casa mia che preferisco.

Vi ho mai parlato del significato della casa?
No? 
Forse perche’ so bene che tutti avete un’idea ben precisa di come deve essere la vostra casa: di cio’ che vi piace e non vi piace, di qual e’ vostra stanza preferita, dello stile cui vi sentite piu’ vicine.
Ora vi rispondo, ma intanto giro a voi la domanda: cosa rappresenta la casa, per voi?
Soltanto un tetto sotto il quale dormire, mangiare, riposare o gioire insieme agli amici piu’ cari? 
Mi piacerebbe davvero sapere il grado delle vostre riflessioni.
In realta’ e’ molto di piu’ di quello, e in tanti lo sapete gia’.
Ma veniamo a noi.
Abitare non significa soltanto stare fisicamente in un luogo; e’ un verbo che ha un risvolto psicologico di non poco conto. Mi viene in mente un piccolo saggio letto tempo fa ed edito nel 1999, nel quale si afferma che una casa non puo’ essere soltanto “comoda, rappresentativa, proporzionata rispetto al numero di persone che la occuperanno e rappresentativa del loro stato sociale: l’abitare deve anche essere sede di tutte quelle qualita’ ‹‹psicologiche›› che l’utente ha necessita’ di vivere e che un ambiente esclusivamente funzionale non offirebbe. Per qualita’ pscologiche intendo tutti quegli attributi non direttamente riferibili ai bisogno fisici e fisiologici, comprendendo in essi tutto cio’ che, in modi diversi, interagisce con la sfera delle emozioni, con i sentimenti, quell’animo che ‹‹sentiamo›› senza vedere, i bisogni dello spirito, come la conoscenza e la cultura, il bisogno del gioco e della socializzazione, l’impulso che sfocia nell’espressione, nell’affermazione della propria coscienza e individualita’, nel voler essere conosciuti, riconosciuti, apprezzati, ricordati.” (“Abitare, essere e benessere”, a cura di G.Rizzi, Edizioni Universitarie di Lettere, Economia, Diritto, 1999, pag.10). Erano, quelli, i primi approcci alla qualita’ psicologica dell’abitare: oggi siamo avanti anni luce. Ma di questo vi parlero’ prossimamente.












Voi state bene a casa vostra perche’ la plasmate a vostra immagine e somiglianza, la raccontate secondo il vostro modo di percepire la realta’, secondo la vostra sensibilita’, il vostro gusto, le vostre passioni. La casa un po’ vi assomiglia. E’ un po’ il vostro specchio, la rappresentazione “fisica” della vostra personalita’. Raccoglie e racconta cio’ che amate: e’ il vostro spazio piu’ intimo e personale.
Qualcuno in un commento ad un post, l’altro giorno, mi ha detto: “Ti immagino con una casa moderna al massimo, dove non riuscirei a vivere. […] Eppure il tuo blog mi ha attirato tantissimo…”. Bello no? Bello perche’ mi fa capire che Mammachecasa! non e’ soltanto un blog per gli amanti del contemporaneo, ma un posto creativo dove chiunque puo’ trovare ispirazione. Comunque la mia casa, e’ vero, e’ tendenzialmente moderna, ma non super-contemporanea. Non e’ la casa-modello dell’architetto progettista, biglietto da visita del proprio studio e del proprio modo di concepire l’architettura. Anche perche’ non l’ho progettata io (purtroppo)! Ma anche se lo fosse sarebbe ugualmente la “mia” casa, non una gelido ed anonimo progetto rappresentativo; ovvero personale e disseminata di roba (souvenir di viaggi, carte e cartacce, appunti spari, giornali, e vestiti – perche’ no?), insomma incasinata e disordinata quanto (e piu’) delle vostre, anche perche’ ho una vivace quattrenne che pensa prudentemente a “piazzare” i suoi giochi ovunque, per delimitare il proprio territorio, proprio come i cani quando fanno i loro bisogni! (ed un marito che fa lo stesso, ma con altri oggetti, per fortuna…!)


Ecco, dunque, dopo questo lungo preambolo, che vi regalo qualche scatto dei miei angoli  di casa preferiti, dato che con questo post partecipo, questo mese, alla staffetta Di blog in blog. Troppo banale raccontarvi del corridoio d’ingresso, arricchito con stickers giganti, che vedete nell’intestazione e che e’ il preludio alla personalita’ degli abitanti (escluso il Macro-economista, ovviamente). In effetti, non staziono molto, in corridoio.
Al contrario amo svegliarmi, la mattina, lasciandomi assorbire gli occhi e il cuore da questo batik africano, acquistato in un mercato di Dar es salaam, in Tanzania, durante uno dei nostri primi lunghi viaggi insieme.



Lo amo perche’ ho il mal d’Africa, e perche’ ha il potere di trasportarmi istantaneamente li’, nella savana sconfinata, sotto i suoi cieli e tramonti da favola, tra la sua gente che vive con poco ma con il sorrido sulle labbra; lo amo perche’ mi piace svegliarmi con quella luce negli occhi, con quei valori nel cuore e con il senso della vita che si risveglia in tutta la sua pienezza.


Questo, invece, e’ il mio secondo angolo africano, in soggiorno:





Vi prego di essere clementi: non guardate la polvere!


Li’ sotto mi trasferisco, di giorno, dalla scrivania che tengo in camera (per ovvie limitazioni di spazio), per lavorare ai miei progetti, con dietro la stampa della “Casa sulla cascata” di F.L.Wright, eterna fonte d’ispirazione. E di fronte agli occhi, il mio finestrone di quattro metri aperto sul mondo (unica fonte di luce “vera”, in questo paese dal cielo biancolatte).

Il mio angolo di lavoro 
(pregasi di non guardare il disordine…)





Questo mese partecipano alla staffetta Di blog in blog:













Dovegirailsole 
Mammachecasa! 
Simona Elle 
Vivere a piedi nudi 
Sono una Mamma non sono una Santa 
Viaggi e Baci 
BabyGreen 
Il caffè delle mamme 
Bimbiuniverse 
mammamiacosafaccio!? 
Mammachetesta Mamma studia! 
Il mondo di Cì 
Ilpampano 
La Diva delle Curve 
Accidentaccio 
Ma Vie 
Diario magica avventura 
Cento per cento Mamma 
GocceD’aria 
MammeMatte 
Mens Sana – Learning is experience 
Tulimami 
Ideamamma 
Monica e lo Scrapbooking 
Passe-partout 
Unamammaperdue 
Le avventure della pand-family 
Non ho voglia di compiere gli anni 
Gina Barilla – cronaca di una madre distratta 
La bussola e il diario: la vita e il viaggio 
Home-Trotter 
Illustrando un Sogno 
Ostuni Magazine 
Stellegemelle 
ero Lucy 
I Viaggi dei Rospi 
cancheabbaia 
Cardamom 
Lavanda e cioccolato 
Mamme fai da te 
La Scuola in Soffitta 
Hobbyimpara 
Udine, la mia città e… Nonna Pina 
Essenza Burrosa 
Sono al Mondo 
Pattibum 
Una mamma e sette laghi di Laura Pantaleo Lucchetti 
Mikkamade 
Per mille Cammelli! 
Per sempre Mamma 
Bodò. 
Mamme con il jolly

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42 Comments
  • luby

    15 Luglio 2012 at 10:30 Rispondi

    mi piace un sacco!

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:19 Rispondi

      Ne sono felice!
      Come procede la tua casetta in divenire Luby?

  • 15 Luglio 2012 at 10:42 Rispondi

    “casa vostra la plasmate a vostra immagine e somiglianza, la raccontate secondo il vostro modo di percepire la realta’, secondo la vostra sensibilita’, il vostro gusto, le vostre passioni. La casa un po’ vi assomiglia. ” Verissimo! 🙂 Casa mi assomiglia molto e negli anni è molto cambiata, insieme a me. Ho molti architetti vicini tra amici e parenti, la casa non è solo un’entità astratta di cui si disegnano le linee con gli stili che più ci rappresentano, ma anche un contenitore di esperienze, di emozioni, di istantanee della propria vita in movimento… ciao!

  • LaDivaDelleCurve

    15 Luglio 2012 at 12:50 Rispondi

    bello il tema africano

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:21 Rispondi

      Purtroppo, nel mio appartamento londinese si 85 metri quadri scarsi non ho molto altro ad mostrare! MAgari il bel balcone, ma purtroppo lo sfruttiamo poco causa pioggia. Lo sfruttano piu’ le piante di noi! ;D

  • Smemory

    15 Luglio 2012 at 15:03 Rispondi

    mi hai fatto venire voglia di azzardarmi con la Topo nel magico continente…magari si mangia pure un leone.Lei.

    • Mammadesign

      15 Luglio 2012 at 19:05 Rispondi

      ne sono sicura! Haha!
      Anche a me piacerebbe portarcela, molto rpesto, ma sono un po’ spaventata dalle vaccinazioni… preferirei evitarle, finche’ posso, o aspettare che sia un po’ piu’ grandicella!
      E poi secondo me e’ giusto che sia abbastanza grande da apprezzarla…

  • MariAnto

    15 Luglio 2012 at 16:12 Rispondi

    Bellissimo l’angolo africano! anche noi siamo pieni di batik e statuine (namibiani): basta guadarli per ricaricarsi! complimenti x la bella casa, ciao!

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:22 Rispondi

      Si, a me riportano li’ in ogni momento… e qui nella Londra piovosa ne ho bisogno! ;D

  • Lallabel

    15 Luglio 2012 at 16:50 Rispondi

    Bravissima, condivido le tue riflessioni. La casa è il nostro nido e ci rispecchia… non sono mai stata in Africa ma ne subisco il fascino. Abbiamo molti elementi africani originali in salotto, alcuni regalatici anche da amici africani o che ci sono stati. Quindi apprezzo molto i tuoi oggetti e soprattutto il batik… al bando le mode, dobbiamo svegliarci e sentirci subito a nostro agio e felici. Io ho il mal d’Australia invece e vedere ogni giorno il dipinto aborigeno mi corrobora!

    • wisteria di essenza burrosa

      15 Luglio 2012 at 16:57 Rispondi

      Io ho il mal di Irlanda 🙂
      E quoto assolutamente il “BANDO ALLE MODE”.

    • Mammadesign

      15 Luglio 2012 at 19:06 Rispondi

      Ecco un altro posto dove mi piacerebbe andare prima o poi; amo gli spazi sconfinati….

    • wisteria di essenza burrosa

      16 Luglio 2012 at 13:42 Rispondi

      Ci ho lasciato proprio il cuore, soprattutto per i suoi paesaggi, mi vien da piangere solo a ricordarli.

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:58 Rispondi

      parlavo dell’Australia, pero’ anche l’Irlanda…. Siamo viaggiatori.
      L’anno prossimo ci faremo, finalmente, la Scozia: in lungo e in largo.

  • wisteria di essenza burrosa

    15 Luglio 2012 at 16:54 Rispondi

    Bello il batik sopra al letto.

    È vero che ogni casa, in genere, rispecchis noi stessi.

    Non sempre è possibile, io cambio talmente tante volte ecosí la casa (almeno spostando la disposizione dei mobili visto che non ho un fondo illimitato di liquidi XD).

  • Tiziana Bergantin

    15 Luglio 2012 at 21:50 Rispondi

    Sempre interessanti i temi della vostra staffetta. Un misurato disordine in casa la rende più personale, sono piccole tracce di noi. Ciao

    • Viaggi e Baci

      16 Luglio 2012 at 1:40 Rispondi

      condivido Tiziana al 100%! E le case dove ci sono bambini e regna l’ordine più assoluto mi mettono una tristezza infinita …
      Però l’importante è che sia “misurato”, non totale come ogni tanto regna in casa mia …

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:15 Rispondi

      Io sto cercando di insegnarle a rimettere a posto…. giocando!
      E funziona! (ogni tanto) ;D

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:16 Rispondi

      Comunque concordo Monica: troppo ordine mi “ghiaccia”!

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:18 Rispondi

      Tiziana, grazie per il “misurato” disordine”! Come posso non concordare con te? Mi tirerei la zappa sui piedi, altrimenti! ;D
      In effetti, la piu’ disordinata della famiglia credo di essere io…. 🙁

  • shanta

    15 Luglio 2012 at 21:56 Rispondi

    analisi molto interessante… hai colto nel segno sulla casa “plasmata” sui bisogni di chi la abito… insomma, è la casa perfetta perchè soddisfa le aspettative e le necessità!

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:24 Rispondi

      Esattamente: non esiste UNA casa perfetta, esiste LA casa perfetta per noi!

  • Gioia

    16 Luglio 2012 at 9:46 Rispondi

    Anche io amo molto l’Africa e i suoi colori caldi

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:27 Rispondi

      Ti fa prendere coscienza della pienezza della vita, vero?
      Quando tornai da quel viaggio ricordo che avevo ancora negli occhi la sua luce… Firenze mi sembrava verdognola, ed ho avuto quella sensazione per giorni interi! Vedevo tutto verde, possibile?!

  • jessica

    16 Luglio 2012 at 11:45 Rispondi

    Ho il computer uguale al tuo ma il triplo del disordine! Bellissimi gli angoli africani! Jessica

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:23 Rispondi

      Allora dici che posso consolarmi? ;D
      Grazie Jessica!

  • Arianna Pand

    16 Luglio 2012 at 12:45 Rispondi

    Quanto mi piace quel batik arancione della prima foto! Complimenti!

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 13:29 Rispondi

      Allora capisci il perche’ lo amo cosi’ tanto?
      Tra l’altro, ho dovuto lottare con l’allora non ancora marito per prenderlo… non voleva farmelo comprare! E invece adesso anche lui non ne puo’ fare a meno….

  • Palmy

    16 Luglio 2012 at 15:59 Rispondi

    Angoli originali, allegri e vissuti… ma soprattutto che raccontano una storia, un viaggio, una preferenza…

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 16:17 Rispondi

      Grazie Palmy!
      Un viaggio eternamente presente, piu’ che altro…. come la nostra vita! ;D

  • monicc

    16 Luglio 2012 at 22:23 Rispondi

    Interessante, bello il batik.
    All’inizio stavo per cancellarti dal mio elenco di blog della staffetta, xchè non si capisce subito che partecipi alla staffetta!!!
    Meno male sono andata avanti a leggere!!!!
    A presto
    Moni

    • Mammadesign

      16 Luglio 2012 at 22:26 Rispondi

      Fiuuuu, Monicc!
      Scampata per un pelo! ;D
      Ho gia’ detto nel gruppo la mia opinione, parliamone li’ sopra semmai…. non qui.
      A presto!

  • Cristina

    17 Luglio 2012 at 9:09 Rispondi

    Invece io inizio il mio percorso-staffetta proprio con te. Il tuo è il primo blog di arredo (e non solo) che ho letto e quando parli di arredo (e non solo) resto sempre stra-presa.. Te l’ho detto già, mi sembra che dovresti scrivere un libro. Ora non mi dire che parte del post è composta da una citazione perchè è come imposti i tuoi post, oltre a quello che scrivi a catturare l’attenzione del lettore. Splendido il batik, dà una grande sensazione di energia.. Ma anche il resto mi piace un sacco. Anche a me piace disseminare piante qua e là e anche da me c’è quel disordine creativo-organizzato che ho rinunciato a combattere e iniziato a regolamentare 😉 Buona giornata e speriamo che oggi il tempo sia clemente in quel di London!

    • Mammadesign

      17 Luglio 2012 at 10:34 Rispondi

      Quello che mi dici mi fa un gran piacere sai?
      Riuscire a ceatturare l’attenzione del lettore e’ la cosa piu’ difficile del mondo!
      Un libro?
      Ne ho due nella mia testa, che ancora non ho trovato il tempo di buttar giu’… Sono disordinata anche in quello! E’ che io quando mi dedico ad un progetto ci metto anima e corpo:dovrei ritirarmi in campagna a scrivere DA SOLA, ma per ora e’ una cosa impossibile!
      Le piante? Io le amo, ma purtroppo non posso esagerare, perche’ mi capita di andare via per lunghi perioodi, e al mio ritorno le piante sono un pochino sofferenti….
      Oggi c’e’ il sole ,a Londra, Micro e’ corsa in camera nostra urlando: “Time to get up! C’e’ il sole!”
      Ma sta gia’ andando via…. 🙁

  • simona

    17 Luglio 2012 at 9:14 Rispondi

    Bellissimo il tema africano, poi lo stacco con il verde dei bamboo, allegria pura!

    • Mammadesign

      17 Luglio 2012 at 10:25 Rispondi

      Grazie Simona! Il mio soggiorno, infatti e’ sui toni del bianco, legno noce e verde brillante! Il bambu’ e le piante sono adattissime! Cosi’ ha un tono allegro e nello stesso tempo naturale! ( e riprende la mparete d’ingresso che vedi nell’intestazione)

  • olga

    19 Luglio 2012 at 13:13 Rispondi

    Adoro lo stile africano, il suo colore e il suo calore! Complimenti per l’intro e per il blog.

  • Elegraf

    8 Agosto 2012 at 0:01 Rispondi

    Bellissima riflessione, ad esempio casa mia ora non mi rispecchia molto perchè i mobili sono ancora quelli che avevo scelto quando ho ristrutturato casa con i miei, dato che la casa era di mio papà. Ora la cambierei totalmente, ma per ora non si può. Però cerco di personalizzarla,
    Mi piace lo stile africano

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