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Di nuovo, Londra.

Non ci sono ragioni per non tornare a Londra, ogni tanto.

Anche se il Regno Unito, dopo la Brexit che ha deluso tutti noi figli dell’Europa, si sta tirando “il sasso sui piedi”. Anche se siamo arrabbiati perché non sappiamo come sarà il futuro, per i nostri amici rimasti ancora lì. Anche se un pezzo del nostro cuore – e della nostra storia – rimarrà tra le sue strade malandate e maltrattate che corrono tra romantiche casette vittoriane e social housing in mattoncini rossi. Anche se noi che siamo andati via lo abbiamo fatto a malincuore, perché quello che offre una città come Londra in pochi altri posti al mondo lo puoi ritrovare.

Eppure la nostra vita è migliorata, abbiamo recuperato una dimensione che qui era andata perduta: quella delle piccole cose, dei rapporti umani com’erano una volta, della lentezza e – perché no? – della noia; prima dell’avvento di internet, dei voli aerei a basso costo, del mondo globale e frenetico dominato dalla logica economica e dal divertimento a tutti i costi.

Ci sono i pro e i contro nel vivere in un luogo invece che in un altro, sempre e ovunque.

La qualità della vita in Svizzera è più alta. Non esiste lo stress. Le città non sono prese d’assalto da frotte di turisti. Non vedi gente disperata per strada (non troppo , almeno); persino i rifugiati hanno un tetto sulla testa. Ci sono le mucche, i prati, le montagne e il formaggio dell’Appenzell che comunque fa male al colesterolo quindi bisogna fare attenzione. Ci sono le montagne. L’aria è ancora respirabile e a volte ti inebria talmente da farti girare la testa per la sua purezza. E tuttavia mancano tante cose.

Manca un fiume, prima di tutto, nella piccola città di G. (ma abbiamo il lago di Costanza, che supplisce molto bene e a volte ti dà l’impressione di essere “quasi” al mare).

Manca la moltitudine di eventi culturali che c’è a Londra (che poi non sempre hai la forza di visitare, durante la settimana, presa dalla quotidianità di una vita frenetica e stancante).

Manca l’internazionalità, che c’è a Londra. Che è una risorsa eccezionale. Anzi, è LA risorsa di questo paese che invece vuole mandar via tutti in nome di una storia ormai passata.

L’Inghilterra non sarebbe la stessa, senza Londra. Di fatto, Londra sembra un mondo a sé fuori dal paese d’origine. Un mondo in miniatura che raccoglie tutto. Ed è proprio qui che sono nate le cose migliori.

Adesso io sono curiosa di vedere cosa succederà con la Brexit. Sperando che non faccia troppo male agli amici che sono arrivati qui ed hanno trovato ciò che non trovavano in patria.

Intanto osservo. E ritorno, a volte. Per ricordarmi di quello che qui ho imparato e portarmelo dietro ovunque.

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